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Libero ricercatore indipendente su salute, longevità, ehretismo, crudismo, fruttarianismo, sungazing, nutrimento pranico.

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JOACHIM WERDIN PARLA DEL SUO PASSAGGIO AL BREATHARIANISMO O ALIMENTAZIONE PRANICA

JOACHIM WERDIN PARLA DEL SUO PASSAGGIO AL BREATHARIANISMO O ALIMENTAZIONE PRANICA

Traduzione a cura di Marco Giai-Levra, 05/11/2012

Le informazioni relative alla seguente intervista si riferiscono al periodo in cui Joachim Werdin aveva effettuato l’esperimento che poi ha descritto nel suo libro LSWF, esperienza in cui egli ha vissuto per un lasso di tempo pari a quasi 2 anni senza mangiare e bere, rimanendo in perfetta salute e sostenuto interamente da una forma di energia cosmica, che talvolta viene definita prana. Dopo questo esperimento Joachim ha riadottato uno stile di vita “normale”, riadattandosi a mangiare, in quanto ha ritenuta soddisfatta la voglia di vivere e conoscere quel tipo di esperienza.

In questo breve articolo, egli parla del suo passaggio allo stato di “breathariano” o “inediato”. Joachim ha iniziato il suo percorso in questa direzione quando aveva 16 anni, cominciando a praticare regolarmente il digiuno terapeutico. Dopo decenni di esperienza con il digiuno, ad un certo punto aveva percepito che era arrivato il momento giusto per la transizione al breatharianismo.

Joachim M Werdin (2 Giugno 1963 – vivente) dice: “Parlando della mia esperienza con la scelta dello stile di vita caratteristico di un essere breathariano, mi piace dire, che si tratta di un effetto collaterale o una conseguenza naturale del mio cammino verso la via dell’auto-perfezionamento o auto-sviluppo consapevole.

Potrei dire che tutto è cominciato quando avevo sedici anni, periodo in cui ho effettuato il mio primo digiuno di quattro giorni. Da quel momento in poi ho digiunato ogni anno una o due volte per un periodo compreso fra tre e quattordici giorni. Così, un giorno, quando ho sentito che era arrivato il momento giusto per abbandonare il cibo fisico, l’ho fatto. Mi sono detto: « Ora è il momento giusto e le condizioni sono favorevoli, così da domani non mangerò mai più, dato che il corpo non ne ha più bisogno » .

La prima e la seconda settimana erano molto simili, nelle sensazioni, ad un normale digiuno. Nella terza settimana sono diventato più consapevole, che il corpo in realtà non aveva bisogno di cibo fisico, dal momento che non veniva percepita alcuna fame. Nelle settimane successive la sensazione non era cambiata, e questa situazione era quindi diventata una realtà in questo mondo materiale per me, anche se la parte inconscia della mente aveva ancora qualche difficoltà con la modifica effettuata, come ho poi capito: non ero ancora sicuro se il corpo avrebbe potuto essere sostenuto interamente dalla sola carica spirituale. Dal momento che non ho voluto forzare, ho bevuto per qualche tempo succhi di frutta diluiti con più o meno acqua. Più tempo spendevo per la contemplazione, e più il subconscio cambiava e accettava la vita senza l’introduzione di alcun cibo in bocca.

Il processo di transizione è stato un po’ più lungo per me, forse perchè non ho dedicato abbastanza tempo agli esercizi spirituali, in quanto passavo come al solito tutta la giornata a gestire la mia azienda, seduto davanti al mio computer per dieci o più ore quotidianamente.

Inoltre, mi piace sottolineare, che diventare breathariano non dovrebbe essere l’obiettivo principale. Piuttosto dovrebbe essere uno dei gradini, realizzato gradualmente, in un percorso di evoluzione personale dell’essere umano”.

Qui è possibile acquistare la versione cartacea in italiano del libro di Joachim “LSWF (Life-Style Without Food) ovvero lo stile di vita senza cibo”: www.inediatotale.altervista.org